18.11.1971-18.11.2021 – 50 anni rivolti al futuro
Care Socie e cari Soci,
esattamente 50 anni fa, 16 persone sedute attorno ad un tavolo dello studio del notaio Viscusi Gennaro di Leinì, sottoscrissero l’atto costitutivo della Unità Operaia Alto Canavese dando vita alla ns. Cooperativa. Quel gesto, apparentemente semplice e normale dei soci fondatori, rappresenta in realtà la sintesi di un lavoro e confronto attivo avvenuto negli anni, dove ognuno di loro ha voluto esprimere e condividere i propri ideali, le proprie convinzioni e le proprie speranze per raggiungere un obiettivo comune: una casa dignitosa dove vivere con la propria famiglia.
Cinquant’anni sono passati, abbiamo visto cambiare mode, stili di vita, cadere pregiudizi e crearsene di nuovi. Abbiamo, purtroppo, anche assistito ed assistiamo tutt’oggi a nuove problematiche di migrazione ed integrazione, al perdurare di situazioni di lavoro precario e disoccupazione, al costante aumento del caro vita e non per ultima l’emergenza sanitaria dovuta all’epidemia di COVID-19.
Questi cambiamenti hanno portato con sé molte cose buone ma hanno anche celato alcuni ideali e principi fondanti del mondo della cooperazione. I principi e gli ideali per essere condivisi devono essere sentiti e far parte di quel modello, che oggi, le persone cercano e si pongono come obiettivo.
Per guardare al futuro, ritengo sia necessario fare tesoro degli eventi del passato e come in passato fissare un nuovo inizio che racchiuda in sé gli ideali fondanti e le mutate esigenze dei soci e del tessuto sociale a cui la Cooperativa si rivolge.
Un primo passo avverrà il 10 dicembre 2021 quando verrà sottoposto all’assemblea dei soci una revisione dello statuto sociale che permetterà alla cooperativa di aggiungere nuovi modelli e tipologie di finanziamenti per perseguire il proprio scopo sociale.
L’avvio di un’attenta analisi delle necessità e delle preoccupazioni che oggi sono legate al mondo dell’abitare, sarà il secondo passo per far riscoprire alle persone l’importanza della cooperazione e le risposte che essa può dare.
Queste, quindi, sono le sfide che ci attendono per i prossimi anni, ma sono sicuro che con lo stesso spirito che animò i ns. soci fondatori, anche noi sapremo dare il ns. contributo affinché la cooperativa possa continuare il suo operato.
IL PRESIDENTE
(Diego Giovanni Querio)